Sbiancamento denti con il carbone vegetale

Sbiancamento denti con il carbone vegetale Lo sbiancamento dei denti con il carbone vegetale è un rimedio naturale sempre più utilizzato per sfoggiare un sorriso splendente.

Se combatti quotidianamente con antiestetiche macchie sulla superficie dei singoli elementi dentali, leggi con attenzione questa breve guida perché stiamo per spiegarti che cos’è il carbone vegetale, perché sbianca i denti e come lo si usa.

Ultimo aggiornamento 2025-03-18

Che cos’è il carbone vegetale?

Il carbone vegetale, meglio noto come carbone attivo, è una sostanza naturale derivante dalla combustione (senza fiamma) di diversi tipi di legno (pioppo, salice e betulla).

Le sue compresse, acquistabili in farmacia, parafarmacia e store online, vengono generalmente utilizzate in virtù del loro marcato potere disintossicante; assorbono, difatti, le tossine presenti nel corpo favorendone la successiva eliminazione in modo naturale.

Il carbone vegetale può essere utilizzato in caso di:

  • disturbi intestinali (meteorismo);
  • alitosi;
  • dissenteria e coliti;
  • intossicazioni alimentari;
  • sbiancamento denti.

Perché il carbone sbianca i denti?

Il carbone attivo sbianca i denti grazie alle sue elevate proprietà assorbenti; questo composto elimina, in poche e semplici parole, tutte le sostanze che si depositano su una data superficie (compresa quella dentale).

Il carbone vegetale riesce a fare tutto ciò come mera conseguenza delle lavorazioni a cui è sottoposto; dopo la combustione viene, difatti, reso poroso (o attivato) in modo tale da garantirgli la predetta capacità di assorbimento.

I pori della polvere nera si legano, più precisamente, alle parti ruvide presenti sulla superficie dei denti (macchie e placca) favorendo l’eliminazione delle sostanze responsabili dell’ingiallimento degli stessi.

Come si usa il carbone vegetale per sbiancare i denti?

Lo sbiancamento dei denti con il carbone vegetale è davvero semplice, veloce e poco costoso. Ti servono uno spazzolino, poca acqua e carbone attivo; bagna le setole, disponi sulle stesse poca polvere (puoi aiutarti con un batuffolo di cotone o con le dita) e inizia a spazzolare i denti molto delicatamente (fai attenzione perché un’eccessiva pressione può intaccare lo smalto).

Lascia, quindi, agire il composto per alcuni minuti e procedi con il consueto risciacquo. Puoi inserire questo trattamento nella tua routine quotidiana e ripeterlo, per almeno un paio di settimane, tutte le sere prima di coricarti.

Dentifricio al carbone vegetale per sbiancare i denti

Ultimo aggiornamento 2025-03-18


Il dentifricio al carbone vegetale può essere una valida alternativa per sbiancare i tuoi denti. Il mercato propone, giorno dopo giorno, diversi prodotti di questo genere il cui denominatore comune è dato dalla presenza di carbone attivo nell’elenco degli ingredienti.

Il dentifricio nero, una volta in bocca, ricorda i preparati tradizionali, ma a differenza di questi produce poca schiuma e possiede una consistenza più asciutta. I miglioramenti che si possono vedere dopo alcuni giorni sono davvero sensazionali; il sorriso è smagliante, i denti sono più lucidi e lo smalto non presenta alcun danno.

Il carbone vegetale sbianca realmente i denti?

Lo sbiancamento dei denti con il carbone vegetale, come emerge da diverse testimonianze raccolte, funziona molto bene. Il trattamento è assolutamente indolore, non provoca alcun effetto indesiderato a carico di gengive e denti (sanguinamento e/o aumento della sensibilità dentale) ed è molto economico.

La maggior parte degli utilizzatori consiglia di usare la pasta nera e completare successivamente la procedura con la consueta pulizia dei denti (spazzolino e dentifricio) al fine di rimuovere eventuali residui.

Il carbone vegetale per sbiancare i denti fa male?

Il carbone vegetale, se usato in modo scorretto, può fare male a denti e smalto. Si tratta, difatti, di una sostanza abrasiva e, in quanto tale, non deve essere sottovalutata. Prima di iniziare il trattamento, leggi con attenzione questo vademecum.

  • Usa il carbone una sola volta al giorno e per periodi limitati di tempo (al massimo due settimane).
  • Continua a spazzolare i denti con il tradizionale dentifricio.
  • Prediligi spazzolini con setole molto morbide.
  • Spazzola i denti con estrema delicatezza.

Parola agli esperti

Gli odontoiatri riconoscono il potere sbiancante del carbone attivo, ma invitano tutti a essere prudenti. Questa sostanza naturale trattiene placca, tartaro e sostanze potenzialmente pericolose per l’estetica del sorriso, ma il suo potere abrasivo non deve essere in alcun modo sottovalutato.

La polvere nera può rovinare, se usata per troppo tempo, lo smalto dei denti portando in prima linea la sottostante patina gialla; i singoli elementi possono, inoltre, indebolirsi fino a scheggiarsi e/o rompersi.

Il trattamento, alla luce di quanto detto, deve essere circoscritto a un breve periodo temporale e lo spazzolamento non può durare più di 2 minuti al giorno.

Lo sbiancamento dei denti con il carbone vegetale rappresenta una valida alternativa a trattamenti professionali invasivi e non privi di alcuni piccoli effetti indesiderati. Il rimedio proposto è naturale, semplice, rapido e alla portata di tutte le tasche.

Ricordati, però, di seguire alla lettera quanto precedentemente detto; il carbone attivo ha un elevato potere abrasivo e il suo uso scorretto può arrecare danni a denti e smalto.

Vedi anche “Come sbiancare i denti: metodi e prodotti” per un ulteriore approfondimento.