Quando cadono i capelli

Quando cadono i capelli Comprendere quando cadono i capelli è senza dubbio il modo migliore per prevenire – per quanto possibile – e contrastare con tutte le risorse a propria disposizione questo fenomeno tanto fastidioso quanto antiestetico.

Purtroppo, le cause che portano alla caduta dei capelli in uno specifico momento della propria vita sono molteplici, e una volta che il fenomeno è in atto potrebbe diventare complicato andare a individuare il fattore scatenante.

In generale, però, la caduta dei capelli può essere di due tipi: temporanea, nel caso in cui il bulbo è ancora produttivo, e definitiva, se la perdita del capello non è più rimediabile. Ecco, dunque, quali sono i fenomeni, quando preoccuparsi e cosa fare quando cadono i capelli.

Lavaggi frequenti del cuoio capelluto

Ultimo aggiornamento 2024-05-24


È senza dubbio lecito desiderare dei capelli sempre puliti e profumati. Di certo, l’aspetto lucido dei capelli causato dalla presenza del sebo prodotto dalla cute non è gradevole alla vista, ed è anche per questo motivo che si ricorre allo shampoo.

Tuttavia, gli agenti presenti all’interno di questi prodotti, soprattutto quelli schiumogeni, sono molto aggressivi, e tendono non solo a rendere il capello più fragile e meno robusto, ma ostacolano anche l’attività del bulbo pilifero, il quale può a un certo punto smettere di produrre le fibre.

Non si vuole, naturalmente, demonizzare lo shampoo, in quanto si tratta di un’abitudine corretta e a cui ricorrere spesso; tuttavia, se la frequenza è troppo elevata e la lozione troppo aggressiva, il risultato finale può essere la perdita dei capelli.

Quando preoccuparsi, in questo caso? Il momento critico è senz’altro proprio quello del lavaggio dei capelli. Se durante il risciacquo si osserva la perdita di molti capelli senza che vi sia l’applicazione di alcuno sforzo, è opportuno cercare di approfondire la situazione e, se necessario, ricorrere a una soluzione.

Durante la fase di monitoraggio, però, è bene evitare inutili allarmismi. Sono tante le ragazze che dicono “perdo tanti capelli quando li lavo“, anche se sarebbe opportuno definire “tanti”.

Durante lo shampoo o in situazioni generiche, una moderata caduta dei capelli è normale, soprattutto in alcune stagioni. Bisogna preoccuparsi, invece, se il fenomeno è esteso e particolarmente evidente.

Quando cadono i capelli: i cambi di stagione

Se si chiede a una nonna “quando cadono i capelli?”, la risposta sarà con tutta probabilità “in autunno”. L’affermazione è vera solo a metà, perché un fenomeno simile si può osservare anche in altre stagioni, anche se in maniera meno intensa. Nel 1961 fu coniato un termine che riassume la situazione, ovvero “Telogen”.

Durante l’estate, i capelli entrano in fase “telogen”. Ciò significa che, in attesa dell’autunno, il bulbo pilifero perde la sua attività (anche se le sue strutture funzionali restano integre).

Il picco massimo si raggiunge in autunno: in questo periodo, infatti, i capelli raggiungono la minima velocità di crescita, e tendono a separarsi dal cuoio capelluto. La spiegazione biologica del fenomeno è legata probabilmente a fenomeni di adattamento a situazioni stressanti, come il cambio di temperatura.

Ultimo aggiornamento 2024-05-25


Quando in autunno si assiste a una perdita di capelli mediamente intensa, dunque, non c’è da preoccuparsi; allo stesso modo, non esistono rimedi che consentano di limitare il fenomeno, essendo questo fisiologico, per cui ciò che si può fare è solo evitare di peggiorare la situazione con abitudini errate o con stress intenso.

A proposito di stress, anche situazioni difficili – sia concentrate in uno specifico momento che distribuite nel tempo – possono indurre la fase di telogen. Quando ciò avviene, la soluzione è principalmente quella di cercare di risolvere il problema, o in ogni caso di migliorare il proprio stato d’animo.

Carenze alimentari

Quando si perdono i capelli, per cercare di individuare la causa scatenante è opportuno prestare attenzione all’eventuale presenza di altri sintomi, apparentemente scollegati dal fenomeno. In certi casi, ad esempio, la caduta del capello può essere accompagnata da una sensazione di stanchezza, anche in assenza di periodi particolarmente stressanti.

Queste sensazioni, nel loro complesso, possono indicare uno scompenso alimentare, con la carenza di alcuni complessi fondamentali per il benessere della persona. L’assenza di questi micronutrienti, dunque, può spingere l’organismo a reagire con la caduta dei capelli.

Ultimo aggiornamento 2024-05-25


Solitamente, la carenza è imputabile a vitamine del gruppo B o D. In questi casi, l’assunzione di integratori studiati ad hoc, unitamente a una dieta equilibrata, può essere risolutiva per il problema.

Oltre alle vitamine, altri micro-costituenti la cui carenza nell’organismo può causare stress e di conseguenza caduta dei capelli sono i minerali. Tra questi, svolgono un ruolo di primaria importanza lo zinco, il magnesio, il ferro e il potassio, che talvolta non vengono reperiti a sufficienza dagli alimenti. Se sospetti di avere qualche carenza, in ogni caso, non ti preoccupare e consulta un medico: di certo questo professionista saprà consigliarti l’integratore alimentare più adatto.

Esposizione al sole

Anche se i raggi ultravioletti provenienti dal sole hanno diversi effetti benefici sulla salute umana, è altrettanto noto che un’esposizione incontrollata può avere serie ripercussioni. Non è solo la cute a soffrire in caso di scottatura, ma anche i capelli. Il cuoio capelluto, dopotutto, è una frazione di tessuto connettivo che ospita i bulbi, delle piccole ghiandole.

L’esposizione prolungata e incontrollata al sole ha come effetto quello di distruggere letteralmente il bulbo pilifero, impedendo la formazione di nuove fibre di cheratina, le quali costituiscono il capello.

È importante notare che si tratta di un fenomeno irreversibile, poiché una volta che il bulbo pilifero ha perso la sua capacità di rigenerarsi non può più produrre le proteine, salvo il caso in cui ci si sottopone a un intervento chirurgico.

Ultimo aggiornamento 2024-05-25


Quando è possibile affermare che vi è un danno a carico del cuoio capelluto in seguito all’esposizione al sole? È possibile giungere a questa conclusione se i tuoi capelli, quando li pettini, tendono a spezzarsi molto facilmente e risultano sfibrati al tatto.

Per evitare questi danni, oltre a non esporsi nelle ore più calde della giornata si consiglia di rinfrescare spesso la testa con acqua e di applicare un olio protettivo ai capelli. Tra i più indicati vi è certamente l’olio di Argan.

Vedi anche “Caduta capelli: cause che provocano” per un maggior approfondimento.