Argento colloidale e psoriasi

Argento colloidale psoriasi Fin da tempi antichissimi, in cui la medicina moderna non aveva ancora assunto la portata attuale, l’argento colloidale veniva utilizzato in trattamenti medici che miravano a curare le patologie e le condizioni più disparate.

Ultimo aggiornamento 2024-04-15


Ebbene, in base a ciò che è stato attestato da diverse ricerche, questa sostanza può essere efficacemente usata anche nel trattamento della psoriasi.

Che cos’è l’argento colloidale

Ma di cosa si tratta esattamente? In linea di massima, è possibile definire l’argento colloidale come un insieme di particelle di argento dotate di carica ionica positiva e che si trovano sospese in un liquido puro.

Gran parte degli esperti sono concordi nel dire che è proprio tale carica positiva ad esercitare la propria azione di contrasto a fastidi di varia natura ed entità. Tra questi, impossibile non menzionare la psoriasi, malattia di tipo autoimmune che in tutto il mondo colpisce milioni di persone ogni anno.

Legame tra argento colloidale e psoriasi

Ma qual è il legame tra l’argento colloidale puro e la psoriasi? Se è vero che l’argento colloidale viene usato, con buoni riscontri, in ambito curativo, è altrettanto vero che i suoi benefici interessano anche un tessuto epiteliale che, nel caso della psoriasi, sembra non rispondere positivamente ad alcun altro trattamento di ordine farmacologico.

Oltre che fastidiosa, la psoriasi provoca in chi ne è purtroppo affetto un abbassamento del livello di autostima, vista la presenza lungo tutto il corpo di chiazze desquamate visivamente poco gradevoli.

Nonostante non sia in grado di curare quella che, utile ribadirlo, rimane una patologia cronica, l’argento colloidale ionico potrebbe rivelarsi un alleato utile proprio nel mitigarne positivamente gli effetti. A cominciare dalle ferite che, nei casi più gravi, ci si provoca grattandosi ripetutamente a seguito del prurito.

L’argento colloidale possiede infatti delle spiccate proprietà cicatrizzanti. Data la sua estrema delicatezza, in passato veniva utilizzato anche per produrre sapone. Ideale per una detersione quotidiana, l’argento colloidale consente una pulizia molto profonda i cui effetti penetreranno fino al follicolo pilifero. Legato a filo doppio con il potere cicatrizzante vi è un altro giovamento, corrispondente alla rigenerazione di cellule cutanee che aiuteranno l’epidermide a rinnovarsi “rimpiazzando” quelle precedentemente danneggiate.

Come prima accennato, conseguenza principale della psoriasi è l’insorgenza di chiazze rosse. L’argento colloidale agisce anche su tale particolare. Questo perché le sue proprietà antinfiammatorie daranno una mano non soltanto in questo senso, ma altresì a rinforzare un sistema immunitario il cui indebolimento è uno dei fattori scatenanti della psoriasi.

Avendo la caratteristica di non bruciare, l’argento colloidale può essere applicato direttamente sull’area che si intende trattare, in maniera tale da favorire il distacco delle cellule morte e la sintesi di cellule nuove. Tra le tante zone che la psoriasi colpisce vi è anche il cuoio capelluto.

In commercio è possibile reperire prodotti a base di argento colloidale specifici, per un intervento focalizzato non esclusivamente ad eliminare le squame di colore biancastro, ma anche a normalizzare l’eccessiva produzione di sebo.

Come curare la psoriasi con argento colloidale

Ultimo aggiornamento 2024-04-15


Utilizzare l’argento colloidale nel trattamento della psoriasi costituisce perciò una soluzione ottima. L’uso può essere diviso in interno, previo rigoroso consulto medico, ed esterno, con applicazioni che interesseranno quindi solo la frazione dell’epidermide che necessita di cure.

La dose consigliata varia da soggetto a soggetto, con quella standard che potrebbe corrispondere a circa un cucchiaio al giorno. Nell’eventualità in cui la scelta ricada sull’uso esterno, opportuno è, soprattutto quando la psoriasi interessa le mani, desistere dall’usare stoviglie di metallo che andrebbero ad interagire negativamente con l’argento.

Vedi anche “Come curare la psoriasi” per un ulteriore approfondimento.