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Da cosa si riconosce il prurito in testa?
La sensazione di prurito che molti conoscono fin troppo bene, può essere spesso accompagnato ad un bruciore più o meno intenso, e in alcuni casi a vere e proprie escoriazioni o lesioni del cuoio capelluto. Questo fenomeno se non curato per tempo ed ignorato può provocare una desquamazione del cuoio capelluto stesso. Spesso in questi casi si tende a parlare di forfora, ovvero di un’irritazione che provocata da prurito intenso porta alla desquamazione.
Ultimo aggiornamento 2024-05-22
Cosa provoca il prurito?
Come per ogni sintomo che il nostro organismo ci pone davanti ci possono essere cause differenti. È dunque molto importante imparare a riconoscere quale sia la causa del proprio disturbo, evitando in questo modo che possa peggiorare e diventare cronico.
Come accennavamo prima le cause principali sono solitamente legate al fenomeno della forfora, ma è bene distinguere i vari tipi di forfora che esistono e quello da cui si è affetti:
La causa più comune è la forfora di tipo grasso. Si identifica con la formazione di vere e proprie croste che grattandosi si staccano dal cuoio capelluto e appaiono come unte.
Un altro tipo di forfora molto frequente è quella di tipo secco. In questo caso, contrariamente a quanto detto sopra, le croste che si staccano dal cuoio capelluto sono secche e non unte di sebo. Questo tipo di desquamazione è senza dubbio meno fastidiosa e più tollerabile rispetto alla forfora grassa.
Altra causa ulteriore che provoca il prurito in testa e perdita dei capelli in zone specifiche del cuoio capelluto, è la psoriasi, ovvero una patologia autoimmune che si caratterizza con l’infiammazione del cuoio capelluto e di altre zone del corpo, viso in particolare, creando delle lesioni della cute e desquamazioni visibili della pelle. Nel caso si soffra di tale patologia sarebbe opportuno rivolgersi al proprio medico per trovare la cura più adatta alle proprie esigenze.
Anche le allergie possono generare un prurito in testa ed una voglia irrefrenabile di grattarsi, in questo caso il primo passo è individuare quale componente dello shampoo, balsamo o altri trattamenti che si utilizzano abitualmente provoca la forma allergica.
Cause meno frequenti
Altre cause possibili, ma meno frequenti, che possono provocare prurito in testa e in alcuni casi anche la perdita progressiva dei capelli sono: la follicolite, ovvero un’infiammazione dei follicoli piliferi causata spesso da batteri; la tricodinia: una patologia che causa una sensazione di prurito dovuta all’infiammazione di alcuni muscoli presenti nel cuoio capelluto (i muscoli erettori del capello), caratterizzata principalmente da dolore e prurito spesso correlati ad acconciature troppo strette che costringono i capelli non lasciandoli “respirare” a sufficienza. In questi casi si può verificare una perdita dei capelli da stress o in casi gravi l’alopecia.
Perdita dei capelli e prurito in testa sono correlati?
La perdita di capelli, quale che sia la ragione per cui si verifica, è sicuramente un evento poco piacevole che nella maggior parte dei casi provoca imbarazzo per chi ne è affetto. Precisando che la perdita di capelli se non dovuta a patologie specifiche non è una malattia, il prurito in testa di per sé non è una causa che genera la perdita di capelli. Lo può diventare in alcuni casi, come ad esempio per chi soffre di follicolite, a causa della miniaturizzazione dei follicoli.
Questo può accadere anche in altri casi specifici in base a patologie quali possono essere, la dermatite seborroica, la psoriasi o ancora, l’alopecia androgenetica, che come si può intendere dal nome è scatenata da fattori prettamente genetici e dunque è ereditaria.
Rimedi e cure
Ultimo aggiornamento 2024-05-22
È bene ricordare però che indipendentemente dalle cause genetiche, ci sono anche componenti igieniche da considerare. Ad esempio l’utilizzo frequente di saponi con tensioattivi particolarmente aggressivi può inizialmente aiutare in quanto si può notare sin da subito una cute più pulita e sgrassata, ma a lungo andare si crea l’effetto opposto e tanto indesiderato.
Andando a purificare troppo aggressivamente il cuoio capelluto il sebo naturalmente presente su di esso viene stimolato maggiormente e in questo modo la sua produzione aumenta, incrementando di conseguenza il prurito e i sintomi a esso correlati, tra cui l’asteatosi, ovvero la disidratazione del cuoio capelluto.
Farsi prescrivere dunque dal proprio dermatologo di fiducia un prodotto sufficientemente lavante ma che non aggredisca il cuoio capelluto e ne mantenga la giusta idratazione, può risultare un aiuto non da poco conto.
Un rimedio spesso poco considerato per il prurito in testa che non sia generato dai fattori sopra indicati, è senza dubbio un’alimentazione corretta e bilanciata; quale sia quella giusta da seguire va stabilito in base alle proprie necessità e con l’aiuto di uno specialista, un nutrizionista ad esempio.
Nel caso in cui invece la perdita di capelli sia causata da fattori emotivi, come traumi psicologici o stress, l’aiuto più grande può venire da una terapia con uno psicologo per comprendere le cause interiori del disturbo e del sintomo.
In ultimo, un consiglio utile è quello di sottoporsi ad un controllo tricologico per individuare in maniera specifica quale sia la reale causa scatenante del prurito e della perdita di capelli di cui si soffre.
Vedi anche “Caduta capelli: rimedi efficaci contro la perdita” per un maggior approfondimento.