Quando la caduta di capelli diventa un problema, si può ricorrere all’aiuto di alcuni farmaci anticaduta.
Solitamente, i trattamenti farmacologici cambiano in base alla causa scatenante la perdita di capelli e si ricorre al loro utilizzo soprattutto quando questa è conseguenza dell’alopecia.
Ancora oggi non si conoscono con certezza i motivi che causano questa patologia, ma si è scoperto il positivo effetto di alcuni farmaci come il Minoxidil, la Finasteride e i Corticosteroidi.
Ultimo aggiornamento 2024-09-29
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Ultimo aggiornamento 2024-05-24
Indice
Principali farmaci contro la caduta dei capelli
La decisione di ricorrere ai farmaci contro la caduta dei capelli deve avvenire sempre dopo un confronto col proprio medico, perché bisogna essere certi che non sia una caduta temporanea, ma un vero e proprio problema.
Come già detto, il trattamento farmacologico si rende necessario soltanto nel caso in cui la caduta dei capelli sia dovuta all’alopecia, una condizione spesso genetica contro cui i rimedi naturali possono non essere sufficienti.
Nella maggioranza dei casi, l’efficacia di questi medicinali è più elevata nei casi di alopecia non grave e soprattutto se vengono assunti precocemente rispetto alla caduta.
Tra i principali farmaci anticaduta, riconosciuti a livello mondiale dalla FDA (Food and Drug Administration), ci sono i tre citati sopra: il Minoxidil, la Finasteride e i Corticosteroidi.
Minoxidil
Ultimo aggiornamento 2024-09-29
Il Minoxidil è preferibile nel trattamento dei casi di alopecia androgenetica e areata, con la differenza che mentre la prima è causata soprattutto da fattori ormonali e genetici, la seconda si presenta all’improvviso, lasciando il cuoio capelluto cosparso di piccole “chiazze“, ed è causata da un mix di componenti autoimmuni e fattori genetici.
Assumendo il Minoxidil, che è disponibile in schiuma e lozioni, i primi risultati positivi si registrano dopo tre o quattro mesi. Il trattamento, naturalmente, deve avvenire regolarmente, almeno due volte al giorno, distribuendo la lozione sul cuoio capelluto e massaggiando dolcemente.
Come ogni farmaco, anche il Minoxidil può avere degli effetti collaterali: irritazioni della pelle, dermatite, prurito e secchezza del cuoio capelluto. In questo caso, è consigliabile sospendere immediatamente il trattamento.
Finasteride
Ultimo aggiornamento 2024-04-25
La Finasteride, invece, si assume in compresse e non solo arresta la caduta dei capelli, ma può favorirne la ricrescita, rimettendo in moto i follicoli non ancora atrofizzati.
Gli effetti si cominciano ad apprezzare dopo circa tre mesi di utilizzo, sempre subordinati a un regolare trattamento giornaliero.
La principale capacità della finasteride è di inibire la cosiddetta “conversione del testosterone in diidrotestosterone“, ovvero eliminare una delle principali cause della calvizie.
I possibili effetti collaterali coinvolgono, soprattutto, la sfera sessuale dell’uomo in cura, provocando un calo del desiderio ed eventuali problemi di disfunzione erettile. Inoltre, questo farmaco è vietato alle donne incinta, perché può provocare danni al feto.
Corticosteroidi
Ultimo aggiornamento 2024-07-31
L’utilizzo dei corticosteroidi in caso di caduta di capelli è utile per le proprietà antinfiammatorie e immunosoppressive che li caratterizzano. Questo farmaco viene assunto per via topica, direttamente sul cuoio capelluto e per questo motivo, i possibili effetti collaterali riguardano le irritazioni cutanee e il bruciore delle zone in cui viene applicato.
Altri Farmaci
Oltre a questi principali farmaci anticaduta, ne esistono anche altri che possono rappresentare un aiuto per chi soffre di alopecia.
Tra questi, la Dutasteride, un inibitore dell’enzima 5-alfa reduttasi, causa della conversione dell’ormone maschile testosterone in diidrotestosterone (DHT) e il Ketoconazolo che, oltre a rallentare la conversione dell’ormone maschile testosterone in diidrotestosterone, è ideale per il trattamento delle infezioni fungine.
Infine, si possono utilizzare anche la ciclosporina e l’antralina (soprattutto nel trattamento dell’alopecia areata), e l’acido azelaico o l’estrone solfato, indicati in particolare nel trattamento dell’alopecia androgenetica femminile.
Farmaci che favoriscono la caduta dei capelli
Naturalmente, non esistono solo farmaci che curano la caduta dei capelli, ma anche alcuni che la causano e da cui chi soffre di alopecia deve stare lontano. Questi medicinali interrompono il naturale ciclo di crescita del capello e ne favoriscono, quindi, la caduta.
La quantità di capelli persi, dipende dal principio attivo presente nel farmaco, dal suo dosaggio e dalla sensibilità di ciascun soggetto.
- L’isotreonina e tutti i medicinali derivanti dalla vitamina A, utilizzati, per esempio, nel trattamento dell’acne;
- il warfarin e le iniezioni di eparina, sia anticoagulanti orali che non;
- il clofibrato e il gemfibrozil, usati di solito per tenere sotto controllo colesterolo e trigliceridi;
- gli anticonvulsivanti, gli antidepressivi, tra cui la fluoxetina, contenuta nel Prozac, e l’imipramina;
- le amfetamine e alcuni antifungini;
- gli antipertensivi, gli steroidi anabolizzanti e tutte le terapie ormonali.
Quando ricorrere ai farmaci anticaduta
Capire il momento in cui è giusto rivolgersi al proprio medico per combattere la caduta dei capelli non è facile, perché molte volte questa è del tutto naturale.
Molte ricerche scientifiche hanno dimostrato che perderne dai 40 ai 120 al giorno è un fenomeno da considerare normale, anzi necessario per il ciclo vitale dei capelli.
Pertanto, l’allarme deve scattare soltanto nel momento in cui ci si rende conto che la caduta è massiccia e costante, solo allora sarà giusto consultare uno specialista e capire quale trattamento, naturale o farmacologico, è meglio per sé.