La tinta fa cadere i capelli?

La tinta fa cadere i capelli Le tinte per capelli sono prodotti progettati per cambiare il colore dei capelli su base permanente, semi-permanente o temporanea.

Queste possono essere applicate professionalmente da un parrucchiere o a casa in autonomia, attraverso dei kit appositi, facilmente reperibili al supermercato.

Le tinte per capelli sono prodotti che necessitano di un uso regolare. Infatti, quando i nuovi capelli iniziano a crescere, è necessario riapplicare il prodotto per mantenere il colore uniforme.

Ultimo aggiornamento 2024-05-21


Nonostante rappresentino la soluzione perfetta per nascondere capelli grigi e bianchi, o semplicemente avere un look nuovo, le tinture possono nel tempo risultare dannose per la salute dei capelli e del cuoio capelluto.

Quali sono gli effetti della tinta?

Le modalità con cui un’applicazione frequente di tinture può danneggiare i capelli nel tempo sono diverse, poiché i vari prodotti in commercio differiscono per componenti, periodi e modalità di applicazione. Possiamo comunque identificare tre modi principali con cui questi possono danneggiare i nostri capelli.

  • Composizione chimica: generalmente, le tinture per capelli contengono sia ammoniaca che perossido di idrogeno. Entrambe queste sostanze chimiche indeboliscono e allentano i capelli in fase telogen (ovvero nel periodo finale del ciclo di vita), portando così alla loro caduta. Questo avviene perché lo scopo di tali componenti è quello di sbiadire i colori naturali più scuri, in modo da rendere i capelli pronti alla tintura. Ecco perché più il colorante è forte (quindi destinato a capelli scuri), più perossido di idrogeno contiene e maggiore sarà il danno ai capelli;
  • Coloranti: i coloranti stessi indeboliscono fisicamente i capelli, rendendoli più fragili e propensi alla rottura, in particolare dopo un’applicazione ripetuta. Nonostante le nuove formule siano studiate per ridurre al minimo l’impatto negativo di tali sostanze, si tratta comunque di componenti chimiche invasive;
  • Manipolazione del fusto dei capelli: si tratta di un effetto indiretto dell’applicazione della tinta, legata alla continua manipolazione manuale dei capelli (sfregamento e pettinatura), richiesta per l’applicazione della tinta. Il risultato: una maggiore caduta dei capelli.

Tra i tre fattori elencati, la presenza di perossido di idrogeno nella maggior parte delle tinture per capelli è sicuramente il problema più grande per la nostra chioma. Il processo di rimozione dell’eumelanina, per il quale è necessario l’uso del perossido, è infatti troppo invasivo e dannoso.

In aggiunta, le tinte per capelli possono danneggiare anche il nostro cuoio capelluto, rimuovendo sebo e lipidi protettivi. Questo può portare, nel tempo, a irritazioni e prurito.

Come prevenire i danni della tinta

Nonostante gli effetti dannosi, puoi seguire alcune accortezze per limitare i danni delle tinte ai capelli.

  • Utilizzare un colorante di alta qualità, seguendo sempre le modalità d’uso indicate dal produttore. In particolare, bisogna lasciare il prodotto sui capelli non oltre il tempo indicato e non si devono mescolare tinte diverse;
  • Non decolorare i capelli ed evitare di lavarli per almeno uno o due giorni prima del trattamento. In questo modo non si rimuoverà il sebo naturalmente presente sul cuoio capelluto;
  • In caso di allergie, non bisogna utilizzare il prodotto. Puoi testarne una piccola quantità sulla pelle, per verificare la tua reattività alla tinta;
  • Dopo l’applicazione, utilizzare prodotti per la cura dei capelli, quali shampoo, balsami e oli. In particolare, di fronte a pelle secca e irritata, preferire prodotti lenitivi e idratanti;
  • Consultare un parrucchiere di fiducia. I capelli sono tutti diversi e un professionista può fornire consigli specifici.