Caduta capelli e tiroide

Caduta capelli tiroide Ultimamente hai notato una perdita eccessiva di capelli e sei molto preoccupato?

Se stai attraversando un momento particolarmente stressante, o per caso sei incinta o assumi dei farmaci, allora la caduta potrebbe essere del tutto fisiologica. Allo stesso modo considera che il cambio di stagione può influire sulla perdita.

Se invece hai riscontrato una caduta eccessiva, valuta se effettuare una visita alla tiroide.

Leggi attentamente questa guida per sapere di più sulla relazione tra tiroide e capelli, sulle cause della disfunzione e sui rimedi che puoi mettere in atto.

Ultimo aggiornamento 2024-05-24

Caduta eccessiva dei capelli: quando dipende dalla tiroide

Come abbiamo detto, ci sono cause fisiologiche nella caduta dei capelli. Innanzitutto, una caduta fino a 100 capelli al giorno, quando vengono sostituiti, è ritenuta nella norma. Lo stress poi influisce in modo particolare sull’equilibrio delle funzioni dell’organismo, e i primi a risentirne in genere sono proprio i capelli.

Ci sono tuttavia delle condizioni legate al funzionamento, o meglio al mal funzionamento della tiroide, che si associano ad una caduta eccessiva.

Questo è vero sia quando la tiroide funziona poco (nel qual caso si parla di ipotiroidismo), sia quando la tiroide funziona troppo (allora si parla di ipertiroidismo). Il primo sintomo tipico è la fragilità della chioma: i capelli appaiono spenti, si seccano o diventano troppo grassi e tendano a cadere, anche copiosamente.

Da notare come la genetica influenzi la predisposizione: le donne in genere perdono meno capelli dell’uomo, e quindi in presenza di familiarità con disturbi della tiroide, le donne dovrebbero approfondire subito le cause della caduta.

Disturbi della tiroide: sintomi

Oltre alla perdita dei capelli, ci sono dei segnali che potrebbero far sospettare un disturbo alla tiroide, sia nel senso di un ridotto funzionamento, sia nella direzione di un lavoro eccessivo. A seconda che si tratti di ipo o ipertiroidismo, potresti accusare diversi sintomi.

L’ipotiroidismo ti può dare debolezza, potresti sentirti stanco, depresso, ed avere pelle e capelli secchi. L’ipertiroidismo è associato invece ad una maggiore reattività, agitazione, tachicardia, occhi sporgenti e comunque caduta dei capelli.

In ogni caso è sempre bene che tu ti rivolga al tuo medico di fiducia che potrà prescriverti analisi ed esami per avere un quadro più completo e valutare una possibile cura.

Tiroidite di Hashimoto: una situazione particolare

Se alla perdita di capelli si associa l’ipotiroidismo significa che l’ormone ‘tiroideo’ viene prodotto in quantità inferiore ai livelli necessari per l’organismo. La causa più frequente di questo stato disfunzionale è la cosiddetta tiroidite di Hashimoto, una malattia cronica autoimmune. Chi soffre di questa patologia tipicamente perde i capelli a chiazze, presentando quella che si definisce ‘alopecia areata’.

La buona notizia è che la disfunzione della tiroide è uno stato curabile, e si può favorevolmente trattare nel giro di pochi mesi. Se la caduta dei capelli dipende da quello, allora vedrai regredirla settimana dopo settimana.

Quando a perdere i capelli sono le donne

Per una donna la capigliatura è importantissima. Non che per l’uomo non lo sia, ma di certo l’estetica femminile da molto peso alla chioma. Ecco allora che una donna che perda i capelli può vivere una situazione di profondo disagio, arrivando anche alla depressione o all’evitare delle situazioni sociali pur di non farsi vedere.

Quando l’ormone tiroxina non svolge bene il proprio lavoro poi, si possono avere problemi anche alle unghie e alla pelle. Ciò difende dal fatto che è proprio questo ormone a dare lo stimolo al fattore di crescita di peli e capelli.

Problemi alla tiroide? Riduci lo stress

Benché ti potresti trovare in una situazione difficile da gestire emotivamente mantenere più calma possibile è fondamentale. È infatti dimostrato come lo stress agisca in maniera negativa sui processi di rigenerazione cellulare e quindi anche sul ciclo del bulbo pilifero. Valuta la possibilità di frequentare un corso di yoga o di imparare il training autogeno. Affrontare il periodo della cura nel modo più equilibrato possibile aiuta il tuo corpo a guarire, ed è la condizione base ottimale per una ripresa piena.

Cura l’alimentazione

Siamo ciò che mangiamo, come recita un antico detto. Aiutare l’azione del trattamento farmacologico con un’alimentazione mirata può essere di grande sostegno. Le sostanze che dovresti assumere sono:

  • iodio (che puoi trovare nel sale iodato, nelle uova, nei crostacei e nei frutti di mare);
  • selenio (che puoi trovare nelle patate, nella frutta secca come le nocciole, le noci e le mandorle);
  • zinco (che puoi trovare nei fagioli, nei funghi e nell’aglio)
  • ferro (che trovi nelle verdure, nella carne e nei legumi)
  • vitamine del gruppo A, B e D (che trovi nella frutta e nelle verdure).

Al contrario invece ci sono degli alimenti che dovresti evitare, almeno durante il trattamento, e sono:

  • latticini
  • glutine.

Il motivo è semplice: si tratta di cibi che provocano infiammazione, andando ad aumentare i disturbi dati dalla disfunzione della tiroide.

Integratori

Se ti trovi in presenza di ipotiroidismo, gli integratori ideali sono a base di:

  • tirosina: si tratta di un aminoacido (che trovi anche nel pesce) importante nella formazione della tiroxina
  • iodio: è necessario sempre per una corretta formazione degli ormoni della tiroide
  • selenio: la sua azione si esplica sugli enzimi che a loro volta producono gli ormoni.

Se ti trovi invece in presenza di ipertiroidismo, gli integratori più diffusi contengono:

  • licopo: si tratta di una pianta molto utile nel trattamento, in grado anche di agire sulle palpitazioni tipiche di questo stato
  • melissa: agisce sull’ipofisi e ha la capacità di bloccare anche gli anticorpi che attaccano la tiroide.

Vedi anche “Caduta capelli: cause che provocano” per un maggior approfondimento.