Filler al mento

filler mento In questo articolo presentiamo i filler come sostanze utili per aumentare il volume del mento, cercheremo di approfondire in modo semplice gli aspetti medici, chimici e scientifici.

Ultimo aggiornamento 2024-04-27


Parleremo inoltre dei benefici e le controindicazioni che esso può avere, i tempi di durata dell’effetto e altro ancora, cercando di dare una visione chiara, ma allo stesso tempo esaustiva, dell’argomento.

Iniziamo con il capire perché si faccia uso di questo tipo di terapia, infatti l’aumentare del volume del mento è indicato nei casi di iperplasia condilare mandibolare ovvero nei casi di deformità del viso dovuta da un ramo mandibolare troppo corto.

Quindi ci sono due motivazioni che spingono a fare uso di questo intervento ovvero:

  • un fattore puramente estetico (si cerca di porre rimedio alla pienezza del volto, alla mandibola allungata, all’appiattimento del viso sul lato non interessato e alle rughe presenti sul mento).
  • un fattore di salute, infatti questa patologia può provocare nel tempo dei seri disturbi (in primis problemi masticatori ma che a volte si manifestano in dolori cervicali, mal di schiena, mal di testa e anche possono verificarsi fastidiosi ronzii alle orecchie).

Le cause di questa deformazione a volte sono da ricercare nel processo di crescita e sviluppo della persona che ne è affetta (traumi, atteggiamenti o posture scorrette nei primi anni d’età, ecc.) altre volte possono essere di natura puramente ereditaria.

Per l’applicazione sul mento esistono due tipologie di filler (detti anche riempitivi), quelli transitori (l’effetto termina dopo un periodo più o meno lungo in quanto la sostanza viene assorbita dall’organismo) e quelli permanenti, che sono completamente sintetici.

Quest’ultimi attualmente vengono sconsigliati in medicina, basti pensare che nessun filler di questa tipologia ad oggi è stato approvato dalla FDA (Food and Drug Administration).

Tra quelli transitori invece, consigliati per la loro sicurezza, biocompatibilità e biodegradabilità, il più usato è sicuramente l’acido ialuronico che attualmente ha uno standard di qualità molto alto e che risulta essere anche il primo ad essere stato adottato per questo scopo.

Acido ialuronico per il mento

Ultimo aggiornamento 2024-04-27


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Chimicamente questo acido è classificato come glicosaminoglicano in quanto la sua molecola è un’alternanza di due zuccheri semplici (acido glicuronico e N-acetilglucosamina), entrambi con polarità negativa (e quindi tendenti a respingersi tra loro).

Esso ha un elevato peso molecolare e un’alta viscosità che, in ambiente acquoso, garantisce una grande solubilità permettendo l’idratazione dei tessuti e, allo stesso tempo, la protezione da eccessive tensioni che si potrebbero verificare.

Da tenere presente sicuramente, che la sostanza è già presente naturalmente nel nostro corpo, soprattutto nei liquidi delle ossa e degli occhi, conferendo alla pelle resistenza ed elasticità.

L’acido può essere di origine animale (inizialmente questa sostanza veniva prelevata dalle creste dei galli) e non animale (NASHA) che è da preferire in quanto più sicuro.

L’applicazione viene fatta sul mento attraverso l’utilizzo di aghi molto sottili che quindi non lasciano cicatrici sulla pelle del paziente, ma eventualmente, solo un po’ di rossore e a volte un leggero gonfiore che comunque scompaiono generalmente al massimo dopo ventiquattro ore.

Entrando più nel dettaglio, il riempitivo viene innestato nella piega tra mento e labbro inferiore o in altri casi, ai lati del mento nelle vicinanze degli angoli della bocca.

Il processo non prevede alcun tipo di convalescenza, infatti l’acido ialuronico è presente naturalmente nei tessuti connettivi del nostro corpo per questo non ci sono pericoli di allergie o di effetti collaterali e quindi si possono riprendere subito la normale quotidianità.

Tuttavia in alcuni rari casi si sono riscontrati problemi anche a lungo termine come ascessi, noduli o edemi, inoltre si tratta pur sempre di un’operazione delicata e va eseguita da professionisti con adeguate misure di igiene e di sicurezza.

Per evitare problemi di questo tipo si può far uso di creme all’acido ialuronico, come la Wonder Cells.

I filler ad iniezione vengono iniettati direttamente lungo la ruga da trattare sul mento e se ritenuto necessario possono essere perfezionati o rifiniti con sedute successive.

Prima e dopo il filler al mento

prima e dopo filler mento

Solitamente chi si affida a questa tipo di tecnica, sia che lo faccia per ragioni estetiche sia per ragioni di salute, presenta un mento detto sfuggente.

La zona del terzo inferiore localizzata tra il mento e la mandibola è quella dove con il passare inesorabile del tempo i tessuti si rilassano e tendono a scendere verso il basso più rapidamente che in altre parti del corpo.

Il risultato del trattamento con acido ialuronico è un aumento del volume del mento che fa sparire il senso di pienezza del volto e ristabilisce quei lineamenti tipici della zona, ridisegnando per così dire il contorno mandibolare e ricreando una linea di confine tra viso e collo.

Quello che si ottiene insomma è un rimodellamento del mento che nella maggior parte dei casi soddisfa il paziente che, tra l’altro, si vede sparire anche quelle rughe antiestetiche presenti sul mento sempre a causa del passare degli anni.

L’effetto è apprezzabile praticamente da subito, ma l’assetto definitivo del mento è verificabile ad un mese di distanza dall’applicazione.

Quanto costa il filler al mento

Ultimo aggiornamento 2024-04-28


quanto costa il filler al mento

I prezzi per questi trattamenti specifici sul mento, variano a seconda del tipo di prodotto riempitivo utilizzato e dalla quantità iniettata, solitamente però non sono inferiori a qualche centinaio di euro per iniezione (oscillano tra i 200 e i 400 euro).

Si invita sempre a diffidare di quelle persone o studi che promettono delle soluzioni a prezzi troppo bassi, in quanto si potrebbe incorrere in truffe o in servizi non propriamente professionali, che alla lunga potrebbero causare danni anche permanenti al nostro viso.

Nel complesso comunque questo tipo di soluzione risulterà sicuramente più economico di quello che potrebbe essere il ricorso alla chirurgia plastica invasiva.

Quanto dura il filler applicato al mento

A seconda del tipo di filler scelto per l’iniezione sul mento varia anche la durata dell’effetto, in quanto diversi sono i tempi di assorbimento della sostanza.

Si hanno quelli ad assorbimento lento che hanno una durata di dodici mesi, quelli ad assorbimento medio che hanno una durata dai cinque ai sei mesi, mentre quelli ad assorbimento rapido hanno una durata di un paio di mesi.

Ovviamente la durata dell’effetto è direttamente proporzionale alla quantità di prodotto iniettato sul mento.

Nel caso si utilizzi quello a lento riassorbimento, solitamente si ricorre ad un’anestesia locale in quanto, per il mento, la zona è comunque estesa e l’applicazione dura molto e risulterebbe essere troppo dolorosa senza di essa.

Diversamente se si usano i filler ad assorbimento rapido, l’anestesia non risulta necessaria, il processo di iniezione durerà poco più di una decina di minuti e sarà praticamente indolore o, al limite, basterà fare ricorso a delle applicazioni di ghiaccio sulla parte del mento interessata.

Quando il filler iniettato sul mento sarà completamente assorbito e, se i risultati saranno stati ritenuti soddisfacenti, si potrà comunque sempre ripetere la procedura che risulterà, a quel punto, già testata e sicuramente priva di controindicazioni.

Generalmente per il riempitivo al mento viene consigliato quello a lento assorbimento, un tipo di acido ialuronico a particelle grandi, che permette di raggiungere un aumento volumetrico significativo e allo stesso tempo è possibile iniettarlo nel derma profondo, senza incorrere nel problema che la sostanza fluida si sposti successivamente da dove viene collocata.

Concludendo si può sicuramente affermare che ricorrere ad infiltrazioni di filler riempitivo, purché di natura non animale, per risolvere problemi o inestetismi localizzati nel mento è una pratica consigliata, relativamente economica, con un risultato praticamente assicurato e, se eseguita da personale professionalmente preparato, ha un basso fattore di rischio per la salute.